Progetto “Punta Cuntessa”
Programma di interventi che contribuiscono a mantenere e/o ripristinare i servizi ecosistemici, funzionali anche alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e ridurre la frammentazione degli habitat
Ultimo aggiornamento: 10 aprile 2024, 14:02
POR Sardegna 2014/2020 - Azione 6.5.1 Azioni previste nel Prioritized Action Framework (PAF) e nei Piani di Gestione della Rete Natura 2000
PREMESSA
Il progetto si riferisce all’intervento “Punta Cuntessa” redatto al fine di mantenere e/o ripristinare i servizi ecosistemici, funzionali anche alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e ridurre la frammentazione degli habitat nell’ambito marino costiero del Comune di Santa Teresa Gallura - ZSC ITB010007 “Capo Testa”.
Il progetto è finanziato dal P.O. FESR 2014-2020 Azione 6.5.1. Azioni previste nel Prioritized Action Framework (PAF) e nei Piani di Gestione della Rete Natura 2000 per un importo di Euro 499.790,79.
Gli interventi nel complesso sono focalizzati alla salvaguardia degli ambienti dunali e forestali presenti nella ZSC ITB010007 Capo Testa ricadente integralmente nel Comune di Santa Teresa Gallura.
LE AREE DI INTERVENTO
Le opere previste dal presente progetto interessano due ambiti del settore costiero interni alla ZSC Capo Testa (ITB010007):
▪ Ambito A: Punta Cuntessa
▪ Ambito B: Spiaggia La Colba - Rena di Ponente e Baia Santa Reparata;
Tutte le aree di intervento sono localizzate lungo il tratto costiero del Comune di Santa Teresa Gallura e interessano sia compendi sabbiosi che aree rocciose costiere e tratti marini, come sopra elencati.
I sistemi dunali di retrospiaggia sono in alcuni tratti molto esigui e in altri si presentano, pur se non molto ampi, comunque abbastanza articolati ed evoluti, ma risentono nella maggioranza dei casi della frammentazione causata dalla eccessiva frequentazione estiva da parte dei bagnanti, della presenza della strada che attraversa l’istmo e dell'edificazione degli insediamenti turistici costieri.
I limiti dell'ambito individuato dal progetto che, catastalmente, corrisponde alle seguenti proprietà di cui al Foglio 2 del C.T. sono:
- mappale 3273 - proprietà del Comune di Santa Teresa Gallura.
- mappale 242 - proprietà Regione Autonoma della Sardegna
- mappale 243 - proprietà Regione Autonoma della Sardegna
Proprietà di cui al Foglio 1
- mappale 571 – in fase di esproprio da parte del comune di Santa Teresa Gallura.
QUADRO VINCOLISTICO
L’area di interesse è soggetta ad altri vincoli definiti da leggi di settore quali:
- Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.) ITB010007 “Capo Testa”, ai sensi della Direttiva 92/43/CE (Habitat) sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali e della flora e della fauna selvatiche. Il sito è stato designato Zona Speciale di Conservazione (ZSC) con D.M. 7 aprile 2017, per il quale vige il piano di gestione approvato dalla Regione Autonoma della Sardegna con Decreto n. 15798/24 del 16 luglio 2015.
- Area Marina Protetta “Capo Testa – Punta Falcone”: istituita con Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 17 maggio 2018 (GU n. 206 del 5 settembre 2018) ai sensi della 6 dicembre 1991, n. 394. Con Deliberazione di C.C. n. 22 del 28.08.2020 è stato approvato il DISCIPLINARE PROVVISORIO DELLE ATTIVITÀ CONSENTITE NELL’AREA MARINA PROTETTA “CAPO TESTA – PUNTA FALCONE”.
- Fascia di rispetto di 300 metri dalla linea costiera vincolata ai sensi dell’Art. 142 del D.Lgs 42/2004.
- Aree a pericolosità geomorfologica Hg2 nel settore costiero che si estende fino a Punta Cuntessa.
- PUC: Ambito B La Colba – Rena di Ponente in sottozona G7.3 - Area servizi per la balneazione e Ambito A – La Cuntessa in sottozona "H1" di rispetto paesistico-ambientale.
Dall’analisi delle relazioni tra gli interventi previsti e gli elementi di tutela sopra riportati non sono emersi fattori di criticità rilevanti tali da pregiudicare gli interventi in progetto.
PREVISIONI PROGETTUALI
Gli interventi nel complesso sono focalizzati alla salvaguardia degli ambienti dunali, delle boscaglie e degli ambienti forestali presenti nella ZSC ITB000007 Capo Testa.
Gli interventi previsti si pongono in una posizione di conservazione delle formazioni vegetali tipiche degli habitat dunali, delle boscaglie e degli habitat forestali costieri, anche attraverso l’utilizzo di interventi propri dell’ingegneria naturalistica, necessari ad esempio per una più sostenibile fruizione turistica degli arenili.
Il progetto inoltre prevede interventi per la riduzione della pressione nei confronti dell’habitat marino della prateria di Posidonia oceanica, attraverso l’installazione di un campo boe che contenga o elimini la criticità rappresentata dagli ancoraggi dei mezzi da diporto.
Criticità riscontrate nelle aree di intervento
La caratterizzazione degli ambienti oggetto di intervento ha consentito di rilevare le principali criticità e le minacce più rilevanti nei confronti di habitat e specie:
Ambito A – Aree 1-4 - Punta Cuntessa
- Presenza di Carpobrotus acinaciformis e di Acacia saligna in particolare lungo la viabilità sterrata. Nell’area di intervento sono inoltre state rilevate altre specie alloctone quali Opuntia ficus indica, Agave americana, Aloe sp., Acacia dealbata, Aptenia cordifolia, presenti con un numero più contenuto di esemplari;
- Presenza di pini (Pinus pinea) in cattivo stato di conservazione che ostacolano la diffusione degli habitat comunitari delle boscaglie e dei boschi e che potrebbero favorire il diffondersi di eventi incendiari.
- Presenza di discariche distribuite in particolare lungo la viabilità interna a La Cuntessa, costituite soprattutto da materiali edili e da rifiuti eterogenei.
Ambito B – Area 5 – La Colba – Rena di Ponente
- Presenza di Carpobrotus acinaciformis nelle aree dunali della spiaggia di Rena di ponente;
- Presenza di degrado ed erosione delle aree dunali e degli habitat comunitari correlati alla eccessiva frequentazione antropica estiva;
- Presenza di rifiuti e altri manufatti amovibili non idonei.
Ambito B – Area 6 - Baia di Santa Reparata
- Disturbo e degrado della prateria di Posidonia oceanica correlato agli ancoraggi non regolamentati dei mezzi da diporto;
L’individuazione delle minacce e delle pressioni insistenti sulle aree oggetto di intervento e in particolare sugli habitat di interesse comunitario ha consentito di definire quali obiettivi perseguire, nello specifico:
- recupero e rinaturalizzazione delle aree degradate;
- conservazione degli habitat dunali e incremento delle loro superfici;
- conservazione degli habitat delle lande, macchie e boscaglie e incremento delle loro superfici;
- valorizzazione delle opportunità di fruizione sostenibile del sito e delle sue risorse;
- conservazione degli habitat marini.
Per il raggiungimento di questi obiettivi sono state elaborate diverse azioni che si sono poi trasformate in interventi attivi specificatamente declinati nelle puntuali aree di progetto.
- eradicazione delle specie alloctone invasive;
- diradamento delle superfici occupate da Pinus pinea
- bonifica dei rifiuti;
- delimitazione degli habitat dunali;
- predisposizione di strutture per favorire l’intrappolamento dei sedimenti sabbiosi;
- messa a dimora di specie vegetali proprie del contesto vegetazionale di riferimento.
Criteri progettuali di riferimento
Il progetto ha individuato gli ambiti e gli interventi prioritari di intervento sulla base delle criticità riscontrate.
Alla base di ogni scelta c’è stata quella di conseguire una maggior tutela e salvaguardia delle dune e in generale del tratto costiero di La Cuntessa inseriti all’interno della ZSC di Capo Testa. Per quanto riguarda l’ambito della spiaggia di La Colba l’elevata pressione antropica che si esercita sull’arenile nel periodo estivo si estende all’intero sistema spiaggia-duna per via di un utilizzo improprio degli stessi corpi dunali.
Gli obiettivi progettuali risultano inoltre strettamente coerenti con quanto previsto nel Piano di Gestione della ZSC che pone particolare attenzione nei confronti della tutela e il ripristino delle dune, degli habitat comunitari a esse associati e in generale degli habitat costieri.
Gli interventi per la riorganizzazione dell’accessibilità e della fruibilità degli arenili sono mirati a contenere o eliminare gli impatti determinati dalla fruizione delle spiagge e dall’accesso improprio ai corpi dunali. Si è previsto quindi di ripristinare gli accessi alle spiagge e chiudere eventuali accessi ecologicamente non sostenibili se non fortemente dannosi.
Le scelte progettuali adottate si sono basate sui seguenti principi:
- utilizzo di materiali naturali biodegradabili (legno, corde in canapa, canne, etc.);
- utilizzo per gli interventi di rinaturazione di materiale di propagazione con germoplasma locale o comunque di provenienza autoctona certificata;
- realizzazione di recinzioni, staccionate e dissuasori.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO PER AMBITO DI INTERVENTO
Il progetto denominato “Punta Cuntessa”, prevede un insieme di interventi di deframmentazione degli habitat di interesse comunitario, incremento delle loro superfici, nonché di riduzione del degrado della vegetazione degli stessi anche attraverso azioni orientate a una fruizione delle spiagge più sostenibile e allo stesso tempo per proseguire con la tutela e conservazione degli habitat sia dunali che forestali.
Gli interventi previsti riguarderanno:
Ambito A – Punta Cuntessa
- Eradicazione di specie aliene invasive, in particolare Carpobrotus acinaciformis e Acacia saligna;
- Interventi di rinaturalizzazione delle aree degradate interessate dalla presenza di specie estranee alla flora locale (riduzione della copertura arborea costituita da pini per lasciare spazio alle forme arbustive di leccio (Quercus ilex);
- Rimozione dei rifiuti;
- Interventi di recupero e rinaturalizzazione delle aree degradate dall’utilizzo incongruo attraverso l’impianto di specie arbustive e arboree appartenenti al contesto vegetazionale di riferimento.
Ambito B – La Colba-Rena di Ponente
- Eradicazione di specie aliene invasive, in particolare Carpobrotus acinaciformis;
- Consolidamento degli habitat dunali per il recupero delle aree maggiormente degradate;
- Delimitazione degli accessi pedonali e dei percorsi e chiusura degli accessi in aree degradate
- Rimozione dei rifiuti.
Ambito B - Baia di Santa Reparata
- Monitoraggio della prateria di Posidonia oceanica e installazione di un campo boe per la razionalizzazione del sistema degli ormeggi con sistemi compatibili con le caratteristiche dei fondali.